PIANO REGIONALE DELLA MOBILITA': OK AL METRO' A PAULLO ED AL RADDOPPIO DELLA PAULLESE. MA . . . .
L’approvazione del Piano Regionale della Mobilità è sicuramente una notizia degna di nota. Ma cosa c’è scritto nelle 500 e più pagine di cui si compone? Siamo sinceri, c’è di tutto un po’. Dalle autostrade, alle ferrovie, alle metropolitane, ai battelli per la navigazione lacustre. E questa proliferazione di temi e di interventi ci fa pensare che ben difficilmente si possano trovare le risorse economiche per fare tutto. Chi l’ha votato, la maggioranza di Maroni, giustifica tale proliferazione con l’idea che il Piano debba riferirsi ad un orizzonte temporale lungo; almeno decennale e forse anche di più. Ma è in relazione a questo che allora prende senso il parlare di priorità.
Cosa è dunque prioritario? Dove si investiranno i soldi nell’immediato? Per quali interventi? Per quali infrastrutture? La nostra risposta la conoscete, visto che in molteplici occasioni abbiamo scritto che in questa regione è ora di chiudere la fallimentare stagione delle opere autostradali a pedaggio per invece manutenere e riqualificare l’esistente. Così come è decisivo investire su ferrovie e metropolitane, anche perché viviamo in una delle aree più inquinate d’Europa se non del mondo.
[legambiente-Arcobaleno] |
23/09/2016
La carica dei 10mila: M3 fino a Paullo
tratto da IL GIORNO 23 settembre2016
«Abitanti raddoppiati, opera fondamentale per il Sud Milano» -PAULLOM3, il Sud Milano prosegue la mobilitazione. Vola a quota 10mila 400 firme la petizione promossa da Legambiente per il prolungamento del metrò fino a Paullo. Noi non ci fermiamo - ribadiscono i promotori -. Quell'opera è indispensabile».
Il dibattito sul potenziamento della M3 si è riacceso proprio in questi giorni. Se, infatti, nel Patto per Milano non si fa menzione di un prolungamento della linea gialla verso Sud, il progetto viene riproposto nel Piano regionale per la Mobilità e i Trasporti. Nel documento licenziato da Palazzo Lombardia si fa riferimento a una serie di ampliamenti dei servizi in sotterranea tra i quali, appunto, la tratta San Donato-Paullo, che sarebbe in fase di progettazione preliminare.
E mentre la politica fa e disfa, con un continuo «stop and go» (di un incremento della M3 si parla ormai da vent'anni), prosegue la mobilitazione dal basso, promossa da Legambiente con un circuito di Comuni e associazioni. A oltre un anno dall'avvio dell'iniziativa, sul sito è ancora possibile sostenere l'appello per far arrivare i treni fin sulle rive della Muzza.
«L'OBIETTIVO è sempre lo stesso: smuovere l'opinione pubblica e fare pressioni sulla parte politica. L'opera va realizzata - commenta Alessandro Meazza, presidente del circolo locale di Legambiente -. Il Sud-est Milanese è un territorio che negli ultimi decenni ha subito una crescita esponenziale, alcuni Comuni hanno addirittura raddoppiato il numero di abitanti. A fronte di tutto ciò, nell'area compresa tra Peschiera Borromeo e Paullo non esiste un servizio di trasporto su ferro e il trasporto su gomma ha dei limiti oggettivi, anche perché non può contare su una corsia preferenziale lungo la Paullese».
«In un contesto del genere - prosegue - gli spostamenti non sono facili. Non a caso sono soprattutto i pendolari, studenti e lavoratori, a sostenere la nostra petizione».
OLTRE che da Wwf, Italia Nostra e un'ampia rete di comitati, la mobilitazione degli ambientalisti è supportata dai principali Comuni della zona. All'appello hanno risposto anche alcuni centri del Lodigiano e del Cremasco, che beneficerebbero, a loro volta, dell'arrivo dei treni a Paullo. Da progetto, il prolungamento della .M3 verso Sud prevede un percorso aggiuntivo di 14,8 chilometri rispetto all'attuale tratta Comasìna-San Donato, con la creazione di nuove stazioni. Il tracciato interesserebbe i Comuni di San Donato, Peschiera Borromeo, Mediglia, Pantigliate, Settala e Paullo-
Il progetto prevede, oltre alla realizzazione dell'ìnfrastruttura, l'aquisizione di sei nuovi treni. Nelle intenzioni, l'opera realizzerebbe una linea di forza del trasporto pubblico a ridosso della ex ss 415 Paullese, oggi fortemente congestionata, nonostante la riqualificazione delle corsie.
IL SONDAGGIO
Bene le fermate ma le corse dei bus sono troppo poche
PROMOSSE l'ubicazione delle fermate e la cortesia degli autisti; bocciata la frequenza delle corse, che secondo i viaggiatori dovrebbe essere intensificata.
E quanto emerge da un sondaggio sul trasporto pubblico su gomma nel quadrante Sud-est Milanese, dove il servizio è gestito da Autoguidovie. Il test è stato condotto in estate da Legambiente, in accordo col Comitato dei pendolari cremaschi. Ai quesiti hanno risposto 503 utenti.
Secondo il 70% del campione, la dislocazione delle fermate è ben studiata e il personale in servizio è piuttosto disponibile. Di contro, un pendolare su tre reputa insufficiente la frequenza dei passaggi. Per quasi due viaggiatori su tre (64%) il numero di posti a bordo è adeguato. Promossi, solo per un soffio (52%), pulizia e comfort. Prevalentemente negativo il giudizio sulle aree d'attesa e sulla comunicazione di problemi e disguidi da parte del gestore.
NEL SENTIRE comune, il mezzo pubblico è più conveniente dal punto di vista economico, ma i tempi di percorrenza risultano più lunghi rispetto a quelli dell’auto, che per molti resta l'unica alternativa. «Abbiamo inoltrato i risultati del sondaggio al gestore, ma non abbiamo ricevuto riscontro - dichiara Legambiente -. I contenuti saranno trasmessi anche ai Comuni, che a fine anno devono mettere a gara il servizio».
Regione Lombardia: ok al raddoppio della Paullese e alla metropolitana fino a Paullo
Sono due delle importanti novità contenute nel Piano della mobilità e dei trasporti recentemente approvato dal Consiglio regionale lombardo
Maroni: «Questo il primo passo, poi ci occuperemo delle risorse necessarie»
Novità di sicuro interesse per i pendolari del Sudmilano giungono dal Piano della mobilità e dei trasporti approvato nei giorni scorsi dal Consiglio regionale della Lombardia. Il documento, che definisce i progetti e le priorità in materia di mobilità all’interno del territorio regionale, include infatti il raddoppio della Paullese da Crema a Milano, compreso il tratto che va dalle Quattro Strade al Ponte di Bisnate. Oltre a ciò, viene previsto un potenziamento generale della rete metropolitana, con il prolungamento della Linea 5 fino a San Siro, il completamento della Linea 4, il prolungamento della Linea 1 fino a Monza e della 2 fino a Vimercate. In questo quadro, però, la novità più significativa concerne la tanto attesa e desiderata estensione della Linea 3 fino a Zelo-Paullo, secondo il progetto definitivo presentato negli anni scorsi da Metropolitane Milanesi. «Si tratta di un piano strategico e straordinariamente importante – ha commentato a riguardo il presidente regionale, Roberto Maroni -, ma questo è soltanto il primo passo. Il successivo riguarderà utilizzare le risorse che già ci sono e trovare quelle che mancano per realizzare le infrastrutture approvate». A tal proposito Maroni precisa: «La richiesta che ho fatto al Governo di 10 miliardi per l'intera Regione Lombardia, in seguito agli investimenti promessi al Comune di Milano, coprirebbe tutte le necessità. Poi ci sono i 600 milioni di euro del Fondo di coesione, che dobbiamo ancora decidere come impiegare». Soddisfatto anche Alessandro Sorte, assessore ad Infrastrutture e Mobilità, che ha aggiunto: «Il Piano regionale della Mobilità e dei Trasporti è un testo di oltre 500 pagine che è nato dopo un lungo lavoro di ascolto confronto. Basti ricordare che il “vecchio” Piano venne approvato nel 1982, più di 30 anni fa». Permane tuttavia l’incognita sui tempi di realizzazione delle infrastrutture annunciate nel documento, che sono ancora tutti da definire.
Tratto da 7giorni RedazioneWeb
[legambiente-Arcobaleno] |
16/09/2016
Metropolitana, che fine ha fatto il prolungamento a Paullo?
16 settembre 2016
L'asse Sala-Renzi significa maggior efficienza nei trasporti. Rispetto alla rete metropolitana: nuovi prolungamenti annunciati, più fermate previste. Ma il grande assente nel Patto per Milano presentato martedì nel capoluogo meneghino, è il territorio che si coagula lungo l'asta della Paullese. Tanto per cominciare la metropolitana non raggiungerà Paullo, visto che il prolungamento della linea 3 nemmeno viene preso in considerazione: l'ipotesi continua ad esser quella di una fermata in più ma a San Donato. Che fine abbia fatto il progetto definitivo M3, costato milioni di euro, se lo chiedono il circolo Legambiente Sud Milano e l'ex sindaco di Paullo Massimo Gatti.
Metropolitana, che fine ha fatto il prolungamento a Paullo?
16 settembre 2016
L'asse Sala-Renzi significa maggior efficienza nei trasporti. Rispetto alla rete metropolitana: nuovi prolungamenti annunciati, più fermate previste. Ma il grande assente nel Patto per Milano presentato martedì nel capoluogo meneghino, è il territorio che si coagula lungo l'asta della Paullese. Tanto per cominciare la metropolitana non raggiungerà Paullo, visto che il prolungamento della linea 3 nemmeno viene preso in considerazione: l'ipotesi continua ad esser quella di una fermata in più ma a San Donato. Che fine abbia fatto il progetto definitivo M3, costato milioni di euro, se lo chiedono il circolo Legambiente Sud Milano e l'ex sindaco di Paullo Massimo Gatti.
Tratto da: IL CITTADINO
[legambiente-Arcobaleno] |
15/09/2016
Metrò Milano, rivoluzione all'alba: sulla Rossa già alle 5.40, ecco i nuovi orari
L'obiettivo era anticipare le partenze di 30 minuti. Ecco cosa sono riusciti in Atm per migliorare anche le coincidenze e accorciare le attese nelle stazioni principali Duomo, Centrale, Cadorna e Garibaldi
di ILARIA CARRA
Tratto da REPUBBLICA 13 settembre 2016
L'anticipo maggiore lo si noterà sulla linea Rossa, che è quella che oggi inizia a viaggiare un po' più tardi rispetto alle altre. Da Sesto Fs, per esempio, le corse scatteranno 35 minuti prima, dalle 6.15 di oggi alle 5.40 di domani. Stesso nuovo orario per Molino Dorino: primi viaggi alle 5.40 contro le 6.10 oggi. Sono alcuni esempi della rivoluzione oraria all'alba che Atm sta mettendo a punto sulle quattro linee del metrò in città , così come chiesto dal sindaco Beppe Sala.
Metropolitana aperta mezz'ora prima alla mattina è stata difatti la richiesta del primo cittadino alla partecipata comunale che gestisce i trasporti pubblici in città : "Ho chiesto al presidente di Atm, Bruno Rota, di valutare rapidamente la possibilità di anticipare di almeno 30 minuti l'apertura della metropolitana la mattina - aveva annunciato la scorsa settimana il sindaco Beppe Sala via Facebook - capisco che ci possano essere problemi organizzativi, di manutenzione e di sincronizzazione delle corse, ma penso soprattutto ai tanti che sono costretti ad alzarsi presto la mattina per andare a lavorare. Se possiamo dar loro una mano lo faremo".
Così il presidente di Atm Bruno Rota si è messo al lavoro con il suo staff e assieme ai sindacati sta perfezionando il nuovo piano orario. Non una banalità , perchè ritoccare gli orari dei treni è un tetris delicato e minuzioso, specie se l'idea - così come dichiarato - è quella di migliorare ancora la coincidenza degli interscambi nei nodi principali - Duomo, Centrale, Cadorna e Garibaldi - per far aspettare meno l'utente se deve cambiare linea.
Oggi le prime linee a muoversi lo fanno tra le 6 e le 6.20 del mattino. Il nuovo piano - che potrebbe partire già in autunno e da un costo stimato (a carico del Comune) di qualche milione (sotto i cinque) - anticipa tutte le partenze dai capolinea entro le sei del mattino. E allora da Rho e da Bisceglie i treni inizieranno a viaggiare alle 5.50, sulla 3 dalle 6 di oggi si anticiperà alle 5.40 da San Donato e alle 5.45 dalla Comasina, sulla 5 si aprirà 20 minuti prima rispetto alle 6 di oggi. Mentre sulla Verde i ritocchi sono più differenziati: nessun cambiamento da Gessate (primo treno sempre alle 5.55) mentre dagli altri capolinea si partirà tra i 15 e i 20 minuti prima rispetto a oggi: alle 5.40 da Abbiategrasso, alle 5,45 da Cascina Gobba e alle 5.50 da
Assago.
Il piano orari è stato presentato dall'azienda ai sindacati la scorsa settimana, al primo incontro di una serie che avverrà nei prossimi giorni. Da discutere tra le parti c'è ancora il tema della retribuzione aggiuntiva per i lavoratori per il surplus di lavoro, la riorganizzazione della manutenzione e la richiesta all'azienda da parte di alcuni sindacati di procedere a qualche assunzioni per coprire i nuovi turni.
La questione, un pò scherzosa e un pò retorica, è quella che ci è venuta in mente leggendo i giornali stamattina.
L'ATM anticipa l'orario di avvio del servizio sulle linee metropolitane, e quindi anche sulla linea 3, coi treni in partenza da S. Donato.
Non può farci che piacere, e quando giungono delle buone notizie queste vanno senz'altro sottolineate.
I primi treni perciò partiranno dal capolinea alle 5.40 già entro fine anno.
Un anticipo di 20 minuti rispetto all'attuale situazione, tale da estendere il servizio ad una fascia di pubblico prima costretta ad entrare in città in auto.
Bella la sfida lanciata da ATM, alla quale siamo curiosi di vedere come risponderà Autoguidovie.
Sarà la società dei bus attiva nel sud-est Milano in grado di anticipare anch'essa le sue corse del mattino dai paesi del hinterland per consentire ai pendolari di lasciare l'auto in garage e di usare i mezzi pubblici sin dal loro domicilio?
Da Via Quintiliano aspettiamo che qualcuno batta un colpo!
[legambiente-Arcobaleno] |
13/09/2016
Melegnano-Milano, parte la linea S12
Attive le prime quattro corse al mattino, a regime saranno quaranta: una ogni 15 minuti
Il sindaco Vito Bellomo e l'assessore regionale Alessandro Sorte sulla nuova S12
Melegnano (MIlano), 12 settembre 2016 - Buone notizie per i pendolari della tratta Melegnano-Milano. Da oggi, infatti, sono attive le primequattro nuove corsedella lineaS12che, una voltaa regime, garantirà nelle ore di punta del mattino e della sera collegamenti ogni 15 minuti. Beneficiano del servizio - si legge in una nota di Palazzo Lombardia - anche i Comuni di San Giuliano e San Donato, dove la S12 farà delle fermate.
"Un'altra promessa mantenuta - ha detto l'assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità , Alessandro Sorte che, con il sindaco di Melegnano, Vito Bellomo, ha tenuto a battesimo la corsa delle 9.53 -. Un ulteriore potenziamento del servizio, in linea con quanto stiamo facendo. La Lombardia è l'unica Regione in Italia ad aver aumentato il servizio del 20 per cento, quando tutte le altre lo hanno tagliato come conferma, fra l'altro, anche il rapporto Pendolaria di Legambiente". Dal mese di dicembre le corse della S12 raddoppiano, con l'attivazione di altre quattro nell'ora di punta del pomeriggio. A regime diventeranno quaranta.
La linea S12 nasce nell'ambito del progetto di completamento del sistema ferroviario suburbano che la Regione Lombardia ha attivato dal 2004 e progressivamente sviluppato fino a realizzare una vera e propria rete di metropolitane a servizio dei quattro milioni dei cittadini della più vasta area metropolitana del nord Italia. Attualmente sono in servizio 11 linee suburbane che interessano il nodo di Milano e in buona parte convergono nella galleria del passante così da costituire una vera e propria sesta linea di metropolitana sotto il capoluogo
Il tracciato della linea S12 parte da Melegnano (linea Fs), raggiunge Rogoredo, attraversa tutta la città fino a Bovisa Politecnico (rete Fn) dove farà capolinea fino al completamento dei lavori della nuova stazione di Cormano-Cusano Milanino sulla rete Ferrovie Nord.
La S12 si aggiunge alle cinque linee nel passante, portando la frequenza media delle corse sotto la città da sei a cinque minuti. Inoltre viene intercalata alla linea S1 già esistente tra Saronno-Bovisa-Rogoredo-Lodi, andando a creare una frequenza metropolitana di un treno ogni 15 minuti tra Melegnano e Milano. "Questa novità - ha detto ancora Sorte - sembra già avere un ottimo gradimento da parte dei pendolari, ma il nostro lavoro non è certo finito".
Sulla nuova linea sono utilizzati treni Tsr che fanno parte "del pacchetto dei 63 nuovi convogli acquistati con un investimento da 600 milioni" e viaggeranno con una composizione di quattro carrozze doppio piano
e una capacità di 436 posti a sedere. "Il materiale rotabile - ha concluso Sorte - è quindi nuovissimo a dimostrazione che a noi interessa garantire anche alti standard qualitativi. A questi fondi l'anno scorso ne abbiamo aggiunti altri 160 che serviranno per acquistare altri treni ancora. E' chiaro che fra gare d'appalto e consegne passerà qualche anno, ma posso dire che i frutti del lavoro fatto negli ultimi anni si vedono".
Ci rallegriamo per il
fatto che ieri sia finalmente partito, seppur in via limitata ad
alcune fasce orarie del mattino e del tardo pomeriggio, il servizio
della linea passante S12.
A suo tempo contribuimmo alla raccolta di
firme fatta a Melegnano da Sel per il raggiungimento di questo
obbiettivo, raccolta che ottenne più di 650 adesioni.
Con questa
nuova linea, che dovrà entrare a pieno regime entro fine 2017, i
treni diventeranno 40 entro la singola giornata e quindi tra S1 e S12
vi sarà da Melegnano, S. Giuliano e S. Donato un treno ogni 15
minuti per Milano e viceversa.
Ciò detto, resta il
problema del trasporto pubblico lungo l'asse della Paullese! E qui
le dolenti note si confermano di nuovo tutte. Niente rotaie in
affiancamento alla SS415, e neppure la prospettiva di interventi
infrastrutturali in questo senso a breve termine.
Ed un trasposto
pubblico su gomma carente ed ampiamente criticato dagli utenti, così
come ha confermato il nostro recente sondaggio sul servizio reso da
Autoguidovie.
A quando allora degli interventi in grado di affrontare
di petto questa annosa situazione?
I cittadini e soprattutto i
pendolari dell'intera asta da S. Donato a Crema aspettano da più
di 20 anni. . . . .
[legambiente-Arcobaleno] |
05/09/2016
PAROLE IMPORTANTI DAI PROTAGONISTI DEL DIBATTITO SULLA MOBILITA' DI IERI SERA: L'IDEA DI PROLUNGARE LA MM3 A PAULLO E' VIVA!
Non ha tradito le attese il dibattito sulla mobilità alla festa dell'Unità di Milano di ieri sera. Ad esso hanno partecipato il presidente di Atm Rota, il neo assessore alla mobilità e all'ambiente della Giunta Sala Granelli ed il segretario regionale del PD Alfieri. Per completezza d'informazione va citata anche la presenza sul palco del Presidente di Cap Holding Russo e della responsabile per l'Italia dell'applicazione MyTaxi Covilli. Sono stati in ogni caso Rota, Alfieri e Granelli a tenere banco e a dire le cose più interessanti. Quali?
Granelli ha esordito citando l'obiettivo del suo mandato per il prossimo quinquennio: quello di ridurre del 20% il numero delle auto private che giornalmente dal hinterland entrano in città . Per raggiungere questo obiettivo Milano investirà sulle metropolitane, anche oltre i suoi confini amministrativi. Nell'immediato vi sono da portare a termine i cantieri per la MM4, e far sì che per il 2021 la nuova linea entri in esercizio. Nel quadrante nord si lavora al prolungamento della MM1 da Sesto FS a Monza Bettola (lavori già cantierati..) e a quello della MM5 da Bignami all'Ospedale San Gerardo sempre di Monza. Nel quadrante sud-ovest verrà realizzata un'estensione della MM1 dall'attuale capolinea di Bisceglie al quartiere di Baggio/Forze Armate. Per il medio termine, cioè in un orizzonte di 7/10 anni, sono in previsione i prolungamenti della MM2 da Cologno a Vimercate e della MM3 a Paullo. Granelli ha poi parlato di un'altra interessante novità : quella dell'entrata nel mercato di un nuovo operatore di car sharing. Si tratta della società Drive Now, riconducibile al gruppo BMW, che da qui a fine anno opererà nel capoluogo ma entro fine 2017 anche in alcuni comuni esterni di prima fascia. E per la nostra zona si parla di S. Donato, S. Giuliano e Peschiera Borromeo. Infine Granelli ha parlato della realizzazione, in collaborazione con ATM, di un'applicazione per smartphone pronta per fine 2017 che consentirà all'utente di scegliere come muoversi senza auto privata da e verso ogni luogo della Città Metropolitana. In sostanza all'utente che verrebbe localizzato appunto grazie al telefonino, verrebbero proposti tutti i servizi di mobilità disponibili in quel dato punto sia che si tratti di fermate di metropolitana, di mezzi di superficie, di treni, di autobus di trasporto extra-urbano, di bike sharing o di car sharing.
A seguire è intervenuto il presidente di ATM. Rota ha dettagliato quanto Granelli ha espresso parlando della applicazione per i servizi di mobilità succitata. E partendo da questo argomento, ha poi esplicitato quella che sarà la mission per il futuro di ATM: quella di essere l'operatore di mobilità di riferimento non solo per Milano ma per tutta la Città Metropolitana. Ciò si concretizzerà in una maggiore attenzione e in una migliore integrazione tra il servizio urbano e quello extra-urbano, con ciò prefigurando l'idea di una presenza più puntuale di ATM anche in quei luoghi in cui il servizio di trasporto su gomma oggi è gestito da altri soggetti. Questo significa che ATM si candiderà anche a gestire il servizio di autolinee nel nostro bacino, dove attualmente è presente la società privata Autoguidovie? Questo lo sapremo nei primi mesi del 2017 quando verranno assegnate, a seguito delle gare che la norma prevede, le concessioni da parte dell'Agenzia per il TPL di Città Metropolitana. Rota poi ha rivendicato gli ottimi risultati della sua quinquennale gestione. Dal 2011 in poi l'azienda è sempre stata in utile, fino a chiudere il miglior bilancio di sempre nel 2015 anche grazie all'importante flusso di traffico e di utenti connesso allo svolgimento di Expo. E le previsioni per il 2016 sono quelle di un risultato di gestione tanto brillante quanto quello dell'anno precedente, il che è particolarmente significativo considerando che un evento come Expo in quest'anno non c'è e non ci sarà . Tra le cifre più significative segnalate da Rota i 630 milioni investiti nel periodo 2011-2016 per le infrastrutture, per il miglioramento della sicurezza dei trasporti, per l'acquisto di nuovi mezzi (bus, tram, treni per la metropolitana) e le circa 800 nuove assunzioni di personale realizzate. Rota ha terminato negando drasticamente ogni voce legata ad una possibile fusione tra Trenord ed ATM.
Alfieri è partito proprio dalle ultime parole spese da Rota sul tema fusione Trenord-ATM. Ha dichiarato che prima di mettere un tale argomento all'ordine del giorno servirebbe che la Regione decidesse cosa fare; cioè se vendere il suo 50% a Trenitalia (alle FS, quindi..) o se comprare il 50% di Trenitalia per poi fondersi con ATM, appunto. Sul tema a tutt'oggi le idee di Maroni e della sua maggioranza risultano confuse. Alfieri, pur parlando dal suo ruolo di oppositore alla Giunta regionale, ha citato l'importanza del documento di programmazione rappresentato dal Piano Regionale della Mobilità e dei Trasporti in corso di discussione e di approvazione in Consiglio regionale . Ha ricordato che in esso lui e gli altri consiglieri di minoranza, in ciò riconoscendo su questo punto una comunanza d'azione anche coi 5 Stelle, si sono primariamente spesi perchè andassero quante più risorse possibili al trasporto su rotaia e quindi anche al completamento ed allo sviluppo delle reti metropolitane a Milano e a Brescia.
[legambiente-Arcobaleno] |
01/09/2016
UN'ESPERIENZA CHE SI RIPETERA'?
Il fatto di avere svolto il sondaggio
sul livello dei servizi di Autoguidovie ci ha dato un'ulteriore
visibilità.
E non solo nei comuni lungo l'asse della Paullese o
nel cremasco.
Anche in zone del hinterland milanese più a nord di
noi come Melzo e Gorgonzola.
Infatti, da parte di alcuni comitati e
di alcune associazioni, ci è stato mostrato interesse per quanto
fatto e chiesta una collaborazione per fare emergere istanze anche da
quel territorio in tema di disservizi nel trasporto pubblico locale.
Cosa ne seguirà ? E' presto per dirlo.
Lo vedremo e lo vedrete
nelle prossime settimane.
Di certo non mancheremo di informarvi,
però.
E quindi, come sempre e con la stessa attenzione, seguiteci!